POP-UP CIVILISATION

di cosa si tratta

Sviluppare il senso di comunità e i processi decisionali


Un progetto di arte partecipata sui processi decisionali e sul senso di comunità. Una bolla tribale che attraversa il mondo e la mentalità occidentale, per ricordare a ognuno di noi il ruolo che possiamo avere nelle realtà sociali di riferimento, siano essi un quartiere, una famiglia o la politica.

come funziona

Nei panni di chi prende decisioni per la società


I partecipanti sono invitati a vivere un momento di sospensione, durante il quale sperimentare nuovi modi per discutere i principi base di qualsiasi società umana. Se potessimo disegnare da zero una comunità, dovremmo decidere come organizzarla, e per farlo bisogna accordarsi. Potere, risorse, giustizia, relazioni: punti cardine del nostro mondo, da rivedere con occhi nuovi. Pop-up Civilisation è stato sviluppato per due anni, e nella sua ultima fase di creazione è stato fortemente influenzato e ispirato dalla crisi Covid-19, che è stata colta come un’occasione per valorizzare le potenzialità del progetto e per svilupparne anche una versione digitale.

La ricerca sociologica

Un ponte tra
il vissuto quotidiano e la metafora


Pop-up Civilisation è stato sviluppato in collaborazione con Alessandra Frigerio, PhD in psicologia sociale, cognitiva e clinica, curatrice scientifica della compagnia.

I quesiti e le dinamiche di Pop-up Civilisation sono stati strutturati in linea con le basi fondanti di qualsiasi società umana, e formulati in modo da poter essere compresi e affrontati da chiunque, creando un ponte tra il vissuto quotidiano della società e la metafora.


“Pop-up Civilization ha la potenzialità di responsabilizzare le persone nella gestione dei processi di gruppo e di farle riflettere su quali principi e comportamenti possono proteggere una comunità umana e farla progredire. Le arti performative e i processi partecipativi favoriscono infatti lo sviluppo di un sapere esperienziale, stabile e duraturo perché nasce da situazioni relazionali e interattive in cui le persone si mettono in gioco e sperimentano.”
Alessandra Frigerio, PhD

Per le aziende e le organizzazioni

Un gioco per pensare liberamente
e capire le dinamiche dei gruppi

Come insegna Tolstoj: “il carattere delle persone non si rivela mai così chiaramente come nel gioco”. Pop-up Civilisation è stato usato come strumento di confronto e facilitazione per riunioni e assemblee, oltre che come strumento di assessment per i gruppi.Ogni sessione è unica e ritagliata sul gruppo con cui si va ad agire. La dimensione ludica dell’attività è sviluppata in base alla nostra pluriennale esperienza nel mondo delle arti performative: il punto è rendere possibile la partecipazione in maniera trasversale, spostando l’attenzione dal vincere al rendere il gioco interessante per tutti.

Aiuta a capire come
facilitare i processi decisionali

Stimola il dialogo attraverso la metafora

Permette di integrare
i diversi punti di vista del team

Permette di gestire i momenti di disaccordo senza inficiare l’efficienza del team

Agevola la comunicazione
tra colleghi

Stimola la comunicazione tra colleghi, aiutandoli a capire e farsi capire

Offre la possibilità
di uscire dalle proprie abitudini

Agevola il pensiero laterale per scardinare le vecchie abitudini nelle discussioni

Crediti

Ideazione e direzione artistica

Matteo Lanfranchi

Dramaturg

Aneta Fodorová

Sound design

Roberto Rettura

Set design

Fabrice Deperrois, assistito da e Tim Hinam e Pauline Thébault – collettivo Les Plastiqueurs

Performer versione francese

Nadia Sahali e Yann Berthelot

Assistenza laboratori

Beatrice Cevolani

Organizzazione

Isadora Bigazzi

Supervisione scientifica

Alessandra Frigerio

Produzione

Atelier 231 (Francia), La Strada Graz (Austria), 4+4 Days in Motion (Repubblica Ceca), Festival di Terni (Italia), ODA (Kosovo), Uz Arts (UK), Effetto Larsen

Un progetto inizialmente commissionato da

Neil Butler (Uz Arts – Glasgow)